
Il sentiero corre un po’ più in alto. Gli alberi del bosco nascondono la vista sul lago. Poi, all’improvviso, arrivo a uno spazio aperto. La neve ricopre ogni cosa. Se non ricordo male, qui sotto c’è un grande sasso che si protende fino all’acqua. Forse è per questo che gli alberi sono radi.
Guardo l’orizzonte, respiro profondamente, lentamente. L’altra riva del lago è lontana, una sottile linea scura che sfuma nella foschia.
Non c’è un filo di vento. Nessun rumore.
Tutto è fermo in questo paesaggio invernale, sospeso, un po’ magico.
Anche il mio respiro.