I Libri

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I Libri

 Bella coincidenza di casualità qui a Dumaguete. L’altra sera ho messo in ordine alfabetico i molti libro che ho qui in casa. Li ho prima divisi per lingua: sezione italiana, inglese, e finlandese. Poi ho ordinato in ordine alfabetico prima quelli in italiano e poi quelli in inglese. Ho deciso anche di mescolare i libri di narrativa a quelli di economia dello sviluppo o politica economica dato che troppe categorie di solito confondono. I libri  in finlandese non hanno bisogno di essere messi in ordine per due semplici motivi: sono pochi e Katja non da molta importanza a questa tassonomia della nostra libreria o biblioteca. In questo siamo molto diversi: a me piace sapere che esiste un ordine che organizza i libri che abbiamo (come per latri aspetti della mia  e nostra via), mentre per lei, questo ordine rigoroso non ha importanza, tuttalpiù organizzerebbe i libri a seconda del colore colore della copertina, privilegiando quindi l’aspetto estetico più soggettivo, mentre io privilegio quello oggettivo, legato all’ordine alfabetico.

 Alle 23:30 quando ho finito di organizzare la libreria ero soddisfatto, come se mi fossi tolto un leggero peso. E sono andato a letto per una bella e tranquilla dormita. Ma non riuscivo a prendere sonno. Un po‘ perché il giorno dopo avremmo festeggiato il compleanno di Venla e un po‘ perché,mentre ordinavo la libreria in salotto, mi sono accorto che diversi libri acquistati tempo fa non li ho ancora aperti.  Era come se quei libri non ancora letti cercassero di chiamare a gran voce la mia attenzione e la necessaria dose di tempo necessaria alla loto lettura. Anche adesso, se chiudo gli occhi, li vedo nella libreria silenziosi ma che allo stesso tempo è se gridassero: aprimi! leggimi!  Alcuni titoli: Thaller & Sustein: Nudge (comprato all’aeroporto di Bangkok). Muhammad Yunus: Creating a World Without Poverty (ancora incelofanato e comprato al National Bookstore a Dumaguete).  Fareed Zakaria: The Post-American World. Malcolm (Bangkok). Malcolm Gladwell: Outliers (Dumaguete). Proust: Alla Ricerca del Tempo Perduto (acquistato a Cremona)

 Prima di comprare questi libri ho letto l’abstract in internet, la quarta di copertina in libreria, le recensioni online prima di acquistarli da Amazon. So (o mi pare di sapere) di cosa parlano questi So quindi ( o mi pare di sapere) di che cosa parlano e mentre mi giro e rigiro nel letto scorro con la mente i titoli delle copertine che ho appena sistemato, uno ad uno, con un dito immaginario: letto! non letto! letto qualche capitolo – letto – utile per un paper sull’utilità della ricerca per le politiche di sviluppo – ecc.

 Poi ricordo una intervista a Umberto Eco il quale parlava della sua biblioteca la quale continue migliaia di volumi e della domanda che spesso teme da parte dei giornalistici che incontra: ma li ha letti tutti, professore?  La risposta che Eco da è che non li ha letti tutti e che un libro può insegnare qualcosa anche se non lo si legge tutto e ci si limita ad un capitolo o qualche pagina. Se lo dice Eco! A questo pensiero, mi sento più tranquillo e mi addormento.

 Domenica mattina. La libreria in salotto è lí bella e in ordine. Metto le cuffiette, accendo l’iPod per ascoltare il podcast di Fahrenheit (Radio 3) mentre lavo i piatti della colazione.  Puntata con un un trecento di Paolo Mauri (non il mio vecchio amico) ma responsabile, per molti anni, delle pagine culturali del quotidiano La Repubblica.  Mauri parla della sua passione per i libri, dell’ambizione che tutti gli appassionati di lettura e letteratura hanno di leggere tutti i libri che escono. Una ambizione illusoria che si trasforma inevitabilmente in frustrazione dato che non abbiamo ne il tempo ne la possibilità per leggere tutto. Dobbiamo quindi scegliere attentamente le nostre letture. Non sempre questo è possibile dato che a volte dei libri vanno letti per lavoro: una recensione, una quarta di copertina, oppure per un paper di ricerca. Questo rende ancora più prezioso il tempo che rimane a  disposizione e al quale dedicare la lettura dei libri che scegliamo di acquistare e leggere. Mauri poi aggiunge che legger sempre più di un libri alla volta e che non c’è nulla di male nel fare così. In primo luogo, come ha anche detto Eco, non tutti i libri vanno letti dalla prima all’ultima pagina. In secondo luogo leggere più di un libro alla volta permette di viaggiare nel tempo passando da un’epoca all’altra, da un romanzo ad un saggio, da un linguaggio ad un altro.  Un po’ come quando si è ad un aperitivo con gli amici in piazza e si incontrano altri conoscenti: una parola qui, un sorriso là, una battuta qui.

 Da tempo leggo più di un libro contemporaneamente. Come se mi fossi accorto che con l’età la velocità del tempo accelera e quindi il tempo per leggere e imparare si riduce velocemente. Penso sia questo il motivi per il quale fatico a finire i vari libri che ho sul comodino o in valigia quando viaggio. Ma tutti, comunque, mi danno qualcosa: un’idea per l’incipit di un articolo o paper, un punto di vista diverso dal quale osservare per esempio il concetto di modernità, e molto altro. Il tutto, penso, guidato dal desiderio di sentire ancora una volta  il desiderio di incontrare un libro dal quale non riesco a staccarmi, per il quale voglio che la sera arrivi velocemente per potere accende la luce del comodino e continuare il racconto interrotto la sera precedente. Quale è l’ultimo libro con il quale mi è successo? Viaggi e Altri Viaggi di Antonio Tabucchi, mentre ero in viaggio in Giappone la scorsa estate.

 Aspettando il prossimo libro ….

1 Comment

  1. Ciao. E' un piacere leggerti. Se ho capito bene vivete a duma. Noi, cioe io andrea padovano mia moglie cyril e il piccolo ettore siamo a dauin. Purtroppo partiremo il 12, ma rimarrá a vivere qui in altro andrea, mio amico, che cerca lavoro come istruttore di diving. Sarebbe bello incontrarsi per conoscersi. Per ora ciao. Andtea. Dindox@gmail.com

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